Verbale Incontro del 7 Ottobre 2016

Lo scopo della riunione è quello di: •

  • Classificare il prodotto •
  • Valutare le modifiche al progetto

Classificazione de/prodotto

Alla luce di innumerevoli analisi sul campione fornito effettuate a cura dell'Università Politenica delle Marche, mediante suoi partner emerge una situazione piuttosto anomala, in quanto i risultati appaiono incongruenti.

Tale situazione è figlia di una difficoltà oggettiva a rappresentare il campione; infatti le analisi vengono effettuate (anche con metodi diversi) sui singoli pezzi di materiale che viene correttamente censito, la ripetizione su n. campioni dovrebbe fornire la classificazione del prodotto.

II problema principale b che il campione b totalmente eterogeneo, quindi non b possibile neanche separare il materiale per famiglie e quindi caratterizzarle.

I dati che emergono appaiono estremante differenti dai dati di letteratura e dall'esperienza in campo fatta dalla RIMEL.

Si b pensato di polverizzare il prodotto quindi addensarlo e valutarne il prodotto di risulta.

Tale procedimento risulta non percorribile poichè i vari prodotti non si amalgamano tra di Ioro ed aumentando la temperatura di esercizio (temperatura di estrusione) si volatizzano alcune componenti e quindi il campione risultante non risulterà significativo.

Si procederà quindi basandoci sui dati di letteratura mixata con I'esperienza fatta in campo dalla RIMEL.

Uno studio molto interessante è il seguente:

Characterization of post-consumer polyolefln wastes by hyperspectral imaging for quality control in recycling processes, Silvia Serranti It, Aldo Gargiulo, Giuseppe Bonifazi

Department of Chemical Engineering Materials & Environment, Sapienza - Universit~ di Roma, Via Eudossiana 18, 00184 Rome, Italy


Alia luce delle difficoltà che emergono dalla classificazione appare opportuno valutare se I'obiettivo del progetto è realizzabile.

Probabilmente non ha senso estremizzare I'ottimizzazione della separazione poichè le plastiche non sono generalizzabili infatti la normalità che si lavora con flussi diversi di materiale che neutralizzerebbero le ottimizzazioni ipotizzate.

Pertanto si pensa di effettuare una variazione di obiettivi e quindi di approccio, come descritto al punto seguente.

Valutare le modifiche al progetto

Poichè I'obiettivo del progetto (micro obiettivo) era quello di ottimizzare la separazione al fine di recuperare una o più frazioni omogenee che giustificano I'operazione e quindi la separazione, è stato valutato il problema principale del riuso delle plastiche, che più che legato alla diversa composizione appare legato alia presenza di contaminanti in particolare: inerti, legno, metalli.

Infatti le plastiche prive di impurezza (cioè materiale non plastico) hanno una collocazione certa nel mercato, tanto che varia anche la classificazione a livello di codice di trattamento passando dalle operazioni D (smaltimento) a R (recupero).

Per fare una valutazione puntuale si è deciso di procedere con la quantificazione delle impurezza presenti sul prodotto, suddivise per le varie frazioni. La RIMEL si farà carico di tale operazione.

Successivamente verranno valutate le tecnologie di separazione.

Tra le più interessanti appaiono:

  • • Ad acqua per gravità
  • Elettrostatica giocando sulla diversa risposta a campo elettomagnetico.