Verbale Incontro del 11 febbraio 2016

Plastica da lavorazione cavi

Si riportano le considerazioni fatte con l'azienda PRISMI il 05/02/2016 circa il riciclo della plastica da lavorazione cavi.

La RIMEL tra le sue attività si occupa della lavorazione cavi pertanto fornirà il materiale su cui effettuare la ricerca.

Dalla discussione emerge che il materiale campionato dalle RIMEL è significativo poiché la stessa effettua una lavorazione mista (non a campione)  e il processo di lavorazione è simile agli altri con un livello di purezza da materiale estraneo (rame) più spinto rispetto alla media.

Il processo produttivo della lavorazione cavi si divide in 2 fasi:

Prima fase di selezione 90%  (grado di purezza raggiunto 10% in termini di presenza di rame residuo)

Seconda fase di selezione 98% (grado di purezza raggiunto 2% in termini di presenza di rame residuo)

I processi di seconda lavorazione (non presente su tutti gli impianti) si suddividono in 2 categorie:

Processo a secco, mediante scariche elettriche -presenza nel mercato italiano di circa il 70%

Processo bagnato, mediante separazione per peso specifico con bagno in acqua - presenza nel mercato italiano di circa il 30%

Le componente principali di cui è composta tale plastica è: 

PVC

Polietilene

Gomma

Tale aspetto è comunque da studiare mediante caratterizzazione pertanto si preleva un campione da avviare alle analisi.

La RIMEL utilizza un processo bagnato che comporta anche dei problemi nelle successive fase di lavorazione soprattutto nel caso di estrusione.

Gli attuali impieghi sono limitati al 50% del materiale prodotto con un reimpiego per la produzione di cordoli o materiale del genere.

Il prezzo di conferimento per tale materiale è di circa 30 €/ton (per alcuni carichi a zero), più il trasporto.

La produzione di RIMEL è di circa 100 Ton/anno.

Plastica da lavorazione RAEE

Viene analizzato il ciclo produttivo della RIMEL circa la lavorazione dei RAEE.

Dal processo emerge che si estrapolano 2 tipologie di plastiche miste:

Plastiche miste pezzatura GRANDE (da ora PLAGRD) che vengono intercettate in una fase di lavorazione aventi una dimensione media di circa 2-4 cm.

Le PLAGRD hanno un mercato consolidato e vengono vendute a circa 50 €/ton (il prezzo oscilla da 40 a 120); la produzione annua è di circa 1.200 Ton/anno.

Plastiche miste pezzatura PICCOLA (da ora PLAPCL) che vengono estrapolate dal materiale che  ha superato una griglia di triturazione e vengono successivamente intercettate;  hanno  una dimensione media di circa 0,5-1 cm.

Le PLAPCL non hanno un mercato; raramente vengono collocate a 0 €/ton; la produzione annua è di circa 1.000 Ton/anno.

Le componente principali di cui è composto tale plastica è: 

ABS

PP

PS

Il materiale a prescindere dalla tipologia (ABS, PP o PS) se separato troverebbe una collocazione di mercato di circa 300€/ton. Appare quindi evidente che lo scopo dell’attività è quella di effettuare una separazione, anche parziale di una o più materiali, spinta. Non occorre valutare la produzione di manufatti post separazione.

Si ritiene opportuno studiare il materiale mediante caratterizzazione, pertanto si preleva un campione da avviare alle analisi.

Si decide inoltre di avviare una ricerca in letteratura per valutare lo stato dell’arte circa le metodologie di lavorazione possibile e successivo reimpiego.

Circa la tecnologia da utilizzare si faranno considerazioni dopo che si hanno i risultati della caratterizzazione del prodotto. 

Le valutazioni che si possono fare a priori sono le seguenti:

La tecnologia mediante lettore ottico ha un limite che non riesce a separare il materiale di colore nero (che in  peso rappresenta circa il 50% del prodotto) 

La metodologia che appare più idonea potrebbe essere quella di una separazione per peso specifico

I materiali separati seppur in presenza di ritardanti di fiamma non hanno problemi ad essere collocati 

L’eventuale lavorazione aggiuntiva per portare il prodotto separato a MPS è la granulazione, che verrà eventualmente valutata post separazione.